Il ritardo o disturbo del linguaggio (DL) rappresenta una condizione frequente in età prescolare ed è generalmente considerato un disturbo transitorio dello sviluppo a prognosi favorevole.
Generalmente intorno ai 24 mesi il bambino possiede già un vocabolario di circa 100 parole e inizia a formare le prime frasi (combinazioni di due parole, spesso associate a un gesto indicativo o simbolico).
Intorno ai 30 mesi di età avviene la vera esplosione del linguaggio, in particolare del vocabolario: il numero di parole prodotte dal bambino aumenta in breve tempo e il bambino inizia a produrre frasi di tre o più parole.
QUANDO E COME SI MANIFESTA
L’età di tre anni costituisce una sorta di spartiacque tra i bambini cosiddetti “parlatori tardivi” e i bambini con un probabile disturbo del linguaggio. La presenza di una produzione di parole ancora non adeguata secondo i parametri dello sviluppo tipico dovrà necessariamente essere valutata da un’attenta visita medica specialistica.
Bisogna considerare i seguenti campanelli d’allarme:
- a 12 mesi, se il bambino mostra difficoltà di comprensione del linguaggio.
- a 24 mesi se il bambino produce meno di 10 parole e ha difficoltà di comprensione.
- a 30 mesi se produce meno di 50 parole e non inizia a combinare insieme due parole, per esempio: “voglio palla!” e ha difficoltà di comprensione.